È convinzione della associazione che il nostro patrimonio di conoscenze artigianali (fabbro, falegname, idraulico, elettricista, panettiere, ortolano, allevatore etc.) debba essere interscambiato con i congolesi; ne trarrebbero giovamento gli italiani, per il senso di utilità che ne proverebbero, ed i congolesi, per le possibilità di miglioramento delle proprie condizioni di vita.