La missione è a servizio di vari villaggi, posti entro circa 12 km di distanza, per un totale di circa 7.500 persone, e comprende:
• un asilo per gli orfani; è stato inaugurato nel 1989 ed ospita dai 20 ai 30 bambini da 0 a 6 anni accolti o per la morte della mamma o per l’impossibilità della stessa e della parentela a prendersene cura; l’accoglienza è provvisoria ed è finalizzata a reinserire i bambini nel proprio clan parentale, appena possibile;
• una scuola superiore Liceo Kutomisa femminile con circa 300 alunne da 12 a 17 anni; la scuola è attrezzata con dormitori in quanto 2/3 delle alunne vengono da lontano (gli emigrati verso le grandi città, come Kenge, Kikwit, Masi Manimba e Kinshsasa, vi mandano le loro figlie); circa il 10% delle alunne è ospite della Missione anche per il vitto mentre il resto si arrangia comprando dalle donne del villaggio;
• un dispensario con circa 30 posti letto, un reparto Maternità, un Pronto Soccorso dove si effettuano disinfezioni e cuciture tagli, un reparto dove si curano la Malaria, anche con trasfusioni, ed il Tifo, una Farmacia e un Laboratorio di analisi;
• una casa di riposo per gli anziani senza figli o espulsi ed emarginati dai clan che ospita mediamente 40 persone.

Al villaggio di Tumikia vi sono anche:
• l’Institute Tecnique: scuola statale mista da 12 a 17 anni in cui studiano mediamente 500 alunni; di essi circa 300 restano a dormire; provengono dai villaggi posti in un raggio di circa 20 di km di distanza dalla scuola;
• Scuola primaria Kikesa: scuola statale mista da 6 a 11 anni a servizio del villaggio di Tumikia con mediamente 300 alunni.
L’economia locale è minima:
• la Missione ha circa 30 dipendenti che provvedono alla legna per cucinare, a governare gli animali domestici (maiali, galline, capre), a tenere ordine e pulizia, a mantenere le strutture e gli impianti etc.; la loro paga è di circa 1 dollaro/giorno; tra essi vi sono anche i dipendenti dell’ospedale, dell’Asilo e della Casa Anziani (infermieri e donne per le pulizie e la cucina) e gli insegnanti al Lycee;
• alcune suore insegnano, altre lavorano all’orfanatrofio, altre come infermiere al consultorio e Suor Germaine è il medico chirurgo;
• l’Istituto tecnico ha circa 20 insegnanti e bidelli che ricevono uno stipendio dallo Stato di circa 2 dollari/giorno;
• per il resto vi è una economia agricola di sussistenza dovuta alla piantagione e raccolta di manioco, ananas, banane, mango, avocado, pondù, arachidi ed altri vegetali; gli appezzamenti coltivati sono di dimensioni familiari;
• nei fondovalle si pratica l’allevamento del pesce in invasi ricavati con arginature dei ruscelli alimentati da sorgenti diffuse;
• l’allevamento di animali è domestico con pollame e capre;
• la fertilizzazione dei terreni avviene mediante la pratica di bruciare ciclicamente la foresta;
• il combustibile per la cottura dei cibi è con fuochi a cielo aperto;
• al villaggio tutti quelli che sono andati a scuola parlano francese; molti, specie le donne, parlano solo il dialetto locale (Kikongo);
• la maggior parte degli alunni delle scuole non hanno quaderni e biro; nessuno ha libri.
• molti uomini e ragazzi sanno far di conto, leggere e scrivere;
• il grosso dei lavori familiari è a carico della donna; al mattino presto è al fondo valle a coltivare il manioco e lavare; ritorna a casa con il manioco o l’acqua o la legna per cucinare; cucina, riordina, cura i figli, vende i surplus dei propri prodotti alla Missione ed agli alunni delle scuole etc..
• i bambini in età non scolare rimangono alla capanna sorvegliati dai più grandicelli;
• gli uomini vanno a prestare la loro mano d’opera, ad allevare il pesce o a coltivare manioco, raccogliere la legna o cacciare animali;
• la scuola e l’ospedale vengono pagati;
• solo alla Missione vi è un forno e qualche frigorifero;
• i fabbricati in muratura sono solo quelli della Missione e delle Scuole e delle abitazioni più ricche; per il resto si hanno capanne in arbusti e terra con tetti in paglia;
• non vi sono attività produttive pertanto anche chi studia non ha opportunità lavorative oltre a quelle dell’economia di sussistenza e dei dipendenti della Missione e dello Stato;
• non vi sono edifici più vecchi di quelli lasciati dal Belgio e dalle Suore; non vi sono libri; è un mondo senza Storia;
• i giovani più intraprendenti provano il viaggio verso la capitale dove è in atto un urbanesimo disordinato che determina un disastro igienico-sanitario.
Il progetto di Mbote Papa per Tumikia
Obbiettivi
• acqua potabile a 5000 congolesi
• energia elettrica e impianti igienico-sanitari al Dispensario ed alle Scuole della Missione
MbotePapà (Onlus con sede ad Adrara San Martino – Bergamo) entra per la prima volta in contatto con Tumikia ad aprile 2012; Sergio Capoferri e Paolo Arici stanno operando a Kingasani con sr Clelia Sudiro ed hanno da poco costruito la Casa dei Volontari; vi incontrano sr PierAdele Contratti dalla quale apprendono di Tumikia e del fatto che la Missione non dispone di acqua; decidono di occuparsene.
Seguono diversi viaggi tra il 2012 e il 2014 nei quali si giunge alla decisione di realizzare il progetto di garantire acqua alla Missione ed al Villaggio di Tumikia per un totale di circa 3000 persone.
Tra il 2013 e il 2014 si stende il progetto e nel 2014 esso viene realizzato.


Il progetto realizzato
• acquedotto a servizio di circa 3000 ab
• valore economico del progetto circa 400.000 €
• interamente finanziato da donazioni private di denaro, materiali, progettazione e mano d’opera
• l’Istituto delle Poverelle ha coperto le spese di spedizione di 3 container da 12 m e l’approvvigionamento locale di sabbia, ghiaia e cemento
• vi han lavorato circa 200 congolesi per 2 mesi, una decina di volontari italiani e le Suore;
• i congolesi hanno ricevuto vitto, cucinato dalla Missione, e una paga per il lavoro svolto.
Al villaggio di Tumikia, l’acquedotto è attivo dalla fine di settembre 2014.
Esso è costituito da:
• un manufatto di presa di una sorgente di fondo valle (portata della sorgente di circa 40 m3/h);
• un manufatto di raccordo alla tubazione che conduce la sorgente al manufatto di pompaggio;
• un locale di pompaggio dove sono presenti una vasca di arrivo della sorgente e le pompe di sollevamento (2 pompe Grundfos CR 10-18 da 7,5 kW ciascuna in grado di sollevare circa 7,5 m3/h a 170 mca);
• un campo fotovoltaico da 22 kW che fornisce l’energia elettrica alle pompe;
• una tubazione di pompaggio lunga circa 1,8 km che conduce la sorgente al bacino di distribuzione, posto circa 165 m più in alto;
• il bacino di distribuzione che ha una capacità di 120 m3;
• una rete di distribuzione nel villaggio e nella missione che si sviluppa per circa 3 km di tubi (circa 19 m3 di capacità);
• 16 fontane pubbliche distribuite nel villaggio e nelle scuole;
• allacciamenti diretti alla rete per parte delle utenze della Missione.

Risultati del progetto:
• normalmente nessuno si reca più a prendere acqua nelle sorgenti di fondovalle; ciò accade tuttavia a seguito di circa 3 giorni di assenza di sole;
• l’acquedotto fornisce il necessario per i bisogni alimentari e igienici a parte qualche giorno l’anno della stagione delle piogge che richiede che ci si rechi ancora alle sorgenti nel fondovalle;
• gli abitanti del villaggio scendono comunque a valle per lavare gli indumenti;
• al dispensario si è notata la diminuzione dei casi di bambini con dissenterie dovuta al fatto che l’acqua fornita risulta igienicamente più protetta;
• alla Missione l’acqua non è mai mancata; la distribuzione mediante collegamento alla rete consente anche di utilizzare le lavatrici per i panni; pertanto l’acquedotto copre ogni esigenza igienico-sanitaria della Missione;
• la Missione continua ad utilizzare gli accumuli di acqua piovana per le esigenze degli orti, degli animali e della pulizia degli ambienti;
Il lavoro della costruzione dell’acquedotto ha mostrato che è possibile lo sviluppo di questi villaggi: chi ha lavorato ha ricevuto una paga ed ha mangiato in modo più accettabile; le donne del villaggio hanno venduto più derrate alla Missione ed hanno avuto in cambio denaro con cui hanno migliorato la situazione famigliare.
I volontari hanno vissuto come i congolesi e hanno trasmesso le proprie competenze ricambiati dalla riconoscenza e dal benessere per esserci riusciti.
Il nuovo progetto per Tumikia
MbotePapà intende aiutare la Missione con i seguenti progetti:
• ampliamento acquedotto ai villaggi di Mabanfu, Kimbandanjingi, Sakambanza; i villaggi si situano a pochi km di distanza e possono essere serviti a gravità dagli impianti già realizzati; l’acqua della sorgente è abbondante e gli impianti già realizzati con dimensioni sufficienti per l’ampliamento;
• alimentazione elettrica con fotovoltaico alla Missione; oggi la Missione ha energia elettrica per 1-2 ore al giorno grazie a gruppi elettrogeni a gasolio (normalmente vengono accesi dalle 18:30 alle 20:30) e qualche pannello fotovoltaico; l’intervento consentirebbe alla Missione di avere energia elettrica anche durante il giorno e di risparmiare il carburante per i generatori a gasolio liberando pertanto risorse per altre attività;
• impianti di distribuzione dell’acqua ed elettrico per il dispensario e le scuole.
DISTINTA MATERIALI IDRAULICI | UM | misura |
---|---|---|
tubo PEAD 125 PN 12,5 | m | 4300 |
tubo PEAD 90 PN 12,5 | m | 1650 |
tubo PEAD 75 PN 12,5 | m | 750 |
tubo PEAD 50 PN 12,5 | m | 200 |
tubo PEAD 40 PN 12,5 | m | 250 |
gomito 45 EL PEAD 125 PN 16 | cad | 2 |
gomito 90 EL PEAD 75 PN 16 | cad | 3 |
gomito 90 EL PEAD 50 PN 16 | cad | 1 |
gomito 90 EL PEAD 40 PN 16 | cad | 30 |
manicotti EL PEAD 160 PN 16 | cad | 1 |
manicotti EL PEAD 125 PN 16 | cad | 478 |
manicotti EL PEAD 110 PN 16 | cad | 2 |
manicotti EL PEAD 90 PN 16 | cad | 183 |
manicotti EL PEAD 75 PN 16 | cad | 90 |
manicotti EL PEAD 50 PN 16 | cad | 22 |
manicotti EL PEAD 40 PN 16 | cad | 28 |
T EL PEAD 160 PN 16 | cad | 1 |
T EL PEAD 125 PN 16 | cad | 2 |
T EL PEAD 75 PN 16 | cad | 2 |
T EL PEAD 63 PN 16 | cad | 1 |
riduzione 160/125 PN 16 | cad | 1 |
riduzione 125/110 PN 16 | cad | 2 |
riduzione 125/90 PN 16 | cad | 1 |
riduzione 125/75 PN 16 | cad | 2 |
riduzione 90/75 PN 16 | cad | 0 |
riduzione 75/50 PN 16 | cad | 1 |
riduzione 75/40 PN 16 | cad | 2 |
riduzione 50/40 PN 16 | cad | 1 |
riduzione EL 75/63 PN 16 | cad | 4 |
cartella PEAD 125 PN 16 + flangia DN 100 + viti e bulloni e guarnizioni | cad | 4 |
cartella PEAD 90 PN 16 + flangia DN 80+ viti e bulloni e guarnizioni | cad | 4 |
saracinesche DN 100 | cad | 4 |
saracinesche DN 80 | cad | 1 |
collari di presa EL 90/63 + tee di presa in carico 63/40 | cad | 2 |
collari di presa EL 75/63 + tee di presa in carico 63/40 | cad | 12 |
rubinetti 1″ | cad | 22 |
valvole a sfera 1″½ | cad | 9 |
valvole a sfera 2″ | cad | 2 |
valvole a sfera 2″½ | cad | 3 |
valvola a sfera DN 1″½ PN 25 | cad | 2 |
transizione PEAD 75/2″½ | cad | 6 |
transizione PEAD 63 con acciaio 1″½ | cad | 12 |
transizione PEAD 63 con acciaio 2″ | cad | 2 |
transizione PEAD 40 con acciaio 1″ | cad | 12 |
Totalizzatori volume da 1” | cad | 30 |
Totalizzatori volume da 1”1/2 | cad | 5 |
Totalizzatori volume da 4” | cad | 5 |
Totalizzatori volume da 3” | cad | 2 |
Totalizzatori volume da 2” | cad | 4 |
DISTINTA MATERIALI ELETTROMECCANICI | UM | misura |
---|---|---|
pannelli fotovoltaici per garantire circa 520 V alla massima potenza di utilizzo | kW | 66 |
quadri elettrici di campo | cad | 2 |
linea elettrica 2 FG7OR 1×35 mm2 | m | 200 |
corda nuda 1×35 mm2 | m | 550 |
quadro sezionatore DC e alimentazione inverter 22 kW | cad | 1 |
Inverter 22 kW DC/AC | kW | 44 |
quadro per 2 pompe | cad | 1 |
Cavo elettrico 2 FG7OR 1×35 mm2 | m | 250 |
batterie XX V e Ah | Ah | 0 |
pompa centrifuga 7,5 kW | cad | 2 |
valvole a sfera 2″½ | cad | 5 |
non ritorno 2″½ | cad | 3 |
idrovalvola ON/OFF ad azionamento elettrico DN 65 | cad | 1 |
Lavori realizzati ad agosto 2019
Donatore | Donazione |
---|---|
Uniacque spa | Tubazioni, apparecchiature idrauliche, saldatrici polietilene, gruppo elettrogeno |
IPTA di Vassalli srl di Torbole Casaglia (BS) Grundfos Pompe Italia di Truccazzano (MI) | Pompe |
S&M di Luigi Bragalli di Orio al Serio (BG) | Materiali e apparecchiature idrauliche |
Capoferri Serramenti Spa di Adrara SM (BG) | Strutture in acciaio e fontane |
Italian Cable Company spa di Bolgare (BG) | Cavi elettrici |
Edil 22 srl di Lochis Massimo Villongo (BG) | Recinzioni |
Impresa Lazzari srl di Roberto Lazzari Viadanica (BG) | Recinzioni |
Impresa edile Paris Pietro di Silvio e Danilo Viadanica (BG) | Cavidotti |
Volpi Imerio di Adrara SM (BG) | Materiali edili |
Walter Barbieri di Adrara SM (BG) | Materiali e apparecchiature elettriche |
Raineri Giuseppe di Gaverina (BG) | Materiali e apparecchiature elettriche |
Raineri Giuseppe di Gaverina (BG) | Materiali e apparecchiature elettriche |
Idraulica Capoferri Angelo e Omar di Adrara SM (BG) | Materiali e apparecchiature elettriche |
Bosio Commerciale srl di Castel dè Conti (BG) | Materiali e apparecchiature elettriche |
Arici Virgilio srl di San Paolo d’Argon (BG) | Materiali e apparecchiature elettriche |
Aldo e Rosalba Capoferri di Adrara SM (BG) Attilio Plebani di Adrara SM (BG) Claudio Vavassori di Villongo (BG) Daniele Nicoli di Gaverina (BG) Ecosphera srl di Palazzolo s/o (BS) Fabrizio Bellini, Carla Sala di Coccaglio (BS) Flavio Bonfanti di Canonica d’Adda (BG) Giovanni Colosio di Palazzolo s/O (BS) Giuseppe Cangianti di Adrara SM (BG) Giuseppe Raineri di Gaverina (BG) Istituto Beato Luigi Palazzolo Luigi Galizzi di Villongo (BG) Luigi Premoli e figli spa di Rovello Porro (CO) Maria e Annalisa Vigani di Villongo (BG) Marilena Paltenghi e Claudio Caldara di Villongo (BG) Mario Manenti di San Paolo d’Argon (BG) Monastero delle Adoratrici Perpetue del SS Sacramento di Seregno (MB) Paolo Arici di San Paolo d’Argon (BG) Piero Arcangeli di Sarnico (BG) Riccardo Capoferri di Adrara SM (BG) Roberto Brescianini di Castelli Calepio (BG) Sergio Capoferri, Luisella Cantamessi di Adrara SM (BG) Tombola e Presepio Oratorio Villongo SA (BG) | Volontari e donatori (acquisto pannelli fotovoltaici, ferro armatura, apparecchiature elettriche etc.e pagamento trasporti) |